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COVID-19 Manifesto deontologico degli infermieri per i cittadini

COVID-19 Manifesto deontologico degli infermieri per i cittadini

Procedura semplificata per l’iscrizione all’albo professionale

Modello per l'iscrizione semplificata

Rapporto ISS COVID-19 n. 2/2020 Rev.V6

Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-CoV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da COVID-19) nell’attuale scenario emergenziale SARS-COV-2 – aggiornato al 28 marzo 2020

Chiarimenti Rif. Linee di indirizzo per la rimodulazione dell’attività programmata differibile in corso di emergenza da COVID-19

Circolare FNOPI 35/2020

Chiarimenti: Linee di indirizzo per la rimodulazione dell’attività programmata differibile in corso di emergenza da COVID-19

Insieme possiamo fare la differenza

Emanuela Ruffinelli

di Emanuela Ruffinelli
Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche – Terni

Scrivere oggi è estremamente difficile, ogni parola pesa come un macigno, in un mondo che sta lottando contro un nemico che non dà tregua. E in questa guerra spietata c’è chi si erge a barriera, mettendo a rischio la propria vita. Il Covid-19 ha sorpreso tutta la popolazione per la sua virulenza, pertanto tutti si affidano al personale sanitario per avere delle risposte concrete, utili per affrontare questa emergenza. Sono molte le attestazioni di stima ai tanti professionisti sanitari in prima linea ogni giorno nella lotta al coronavirus, che mettono a rischio la loro salute e dei loro cari, sacrificando ogni esigenza pur legittima nella lotta alla pandemia.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Tra questi soprattutto gli infermieri che non sono eroi, ma professionisti che stanno dimostrando di essere instancabili, diligenti, di una generosità e altruismo unico, anche dopo molte ore di lavoro in quanto costretti a turni massacranti, stretti nell’armatura (tute, mascherine, visiere, guanti) che gli rende difficile anche alcuni più banali movimenti. Mantenere sangue freddo è nel nostro Dna soprattutto quando la situazione si fa critica. Non possiamo permetterci il lusso di rinchiuderci in casa con le nostre famiglie, non possiamo cedere alla paura, allo sconforto e alla stanchezza, il nostro essere professionisti, il nostro codice deontologico e la nostra coscienza ci guidano in questo campo di battaglia. Giorni di sacrifici, che ci inducono a riflessioni importanti riguardo al ruolo dei professionisti sanitari che, necessariamente, dovranno essere guardati ed ammirati per la loro professionalità e la loro disponibilità, sempre, anche alla fine di questo periodo di emergenza.

Episodi di pandemia nella storia ne ricordiamo molti: dalla terribile peste nera del 1300, a quella descritta dal Manzoni nei Promessi Sposi. Ma oggi, a differenza di allora, abbiamo strutture adeguate e professionisti preparati. Gli infermieri, insieme a tutto il personale sanitario, si stanno adoperando con abnegazione, nonostante la scarsità di presidi, per arginare il contagio. Ma è fondamentale lavorare in sicurezza, per questo tutti i cittadini si debbono impegnare a rispettare le regole per ridurre i casi di Covid-19.

Le nostre aziende sanitarie stanno cercando di affrontare al meglio la situazione, preparandosi con la strumentazione e i presidi adeguati per accogliere i pazienti positivi. Tuttavia moltissimi colleghi ci contattano e ci informano sulla difficoltà delle stesse a garantire adeguati dispositivi di protezione individuale (tute, occhiali protettivi, mascherine FFP2 E FFP3). Questa carenza, comune in tutta la nazione, espone inesorabilmente gli operatori sanitari al rischio di risultare positivi al Covid-19, e questo non è accettabile. Possiamo sconfiggere il Coronavirus solo con le giuste protezioni. L’Ordine delle professioni infermieristiche chiede alle aziende la garanzia che ci siano adeguati Dpi e non soluzioni insicure e non certificate.

Per superare questa emergenza c’è bisogno, però, dell’aiuto di tutti, addetti ai lavori e cittadinanza, alla quale si raccomanda di adottare comportamenti consoni alla situazione che ci sovrasta, come si evince dalle frequentissime sollecitazioni delle autorità competenti. Lavorando senza sosta, secondo i ritmi dettati da un’emergenza inaspettata di cui nessuno conosce la durata, genera senza dubbio una pressione difficile da sostenere, che può portare a crolli emotivi da un momento all’altro. Gestire lo stress e conservare l’energia fisica e psicologica è di fondamentale importanza e per questo motivo il servizio di psicologia ospedaliera di Terni ha avviato un servizio di ascolto telefonico rivolto al personale dell’azienda ospedaliera, per supportare gli operatori sanitari in prima linea. Così anche l’azienda Usl Umbria 2 attiverà da domani 19 marzo il team ‘filo diretto psicologico Covid-19′, mettendo a disposizione psicologi per supportare operatori sanitari in prima linea, pazienti in quarantena e familiari di persone ricoverate.

Un sentito ringraziamento a tutti i professionisti sanitari per quanto stanno facendo in queste settimane sul nostro territorio provinciale, esposti in prima linea in difesa della salute di tutti, con tutta la loro professionalità e le loro competenze per affrontare un’emergenza di livello internazionale, spesso operando in situazioni di carenza, con turni faticosi ma, come sempre, al massimo delle potenzialità. Questa è una prova difficile, ma ci fa capire molte cose. Solo con la sofferenza è possibile amare la vita nella sua immensa e misteriosa grandezza, scoprendo le sue bellezze troppo spesso ignorate, per questo combattiamo tutti insieme. Purtroppo ci aspettano ancora giorni impegnativi, da affrontare insieme agli altri professionisti, ed ognuno dovrà fare la sua parte a tutela dei cittadini. Solo insieme possiamo fare la differenza.